Un articolo della SonntgasZeitung spiega che la metà delle richieste di aiutoin Svizzera vengono respinte per mancanza di spazio o di personale qualificato. I deputati dell'MPS vogliono sapere com'è la situazione in Ticino
BELLINZONA – A che punto è il Ticino per quanto concerne il finanziamento delle strutture per donne maltrattate? Quante di esse non possono essere accolte? Un articolo di domenica sul SonntagsZeitung ha lanciato l’allarme, spiegando che, soprattutto per motivi di spazio e di assenza di personale qualificato, una donna su due è stata rifiutata da questi centri.
E in Ticino? Si sa che le strutture deputate all’accoglienza delle donne che chiedono protezione hanno un aumento di richieste negli ultimi anni, però non si è a conoscenza di quante devono essere respinte.
Lo vogliono sapere i rappresentanti dell’MPS in Parlamento Angelica Lepori, Simona Arigoni e Matteo Pronzini, che domandano al Governo:
“1. Qual è la situazione delle strutture d’accoglienza delle donne maltrattate in Ticino? Quante donne sono state accolte negli ultimi 5 anni? Quante sono state rifiutate?
2. Il Cantone partecipa al finanziamento di queste strutture? A quanto ammonta il sussidio annuo percepito da queste strutture da parte del Cantone?
3. Dal 2010 ad oggi come è evoluto, annualmente, il finanziamento a queste strutture da parte del Cantone?
4. Di fronte al permanere (e all’inasprirsi) del fenomeno della violenza domestica e di genere, non ritiene il Consiglio di stato necessario intervenire in maniera più importante per sostenere queste strutture, in particolare partecipando attivamente alla promozione di una presenza più capillare sul territorio?
5. Quali azioni concrete sono previste nei prossimi anni per far fronte a questo fenomeno preoccupante?”