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02.07.2019 - 12:380

Le riflessioni del PLR: non solo interesse elettorale. Per ora, guardando Berna. Ma a livello comunale ci sono differenze

Ieri si è riunita la Direttiva del PLR per discutere di una possibile congiunzione col PPD. Si è deciso che andrà discussa con la base, per cui è stato convocato un Comitato Cantonale per il 1o agosto

CAMORINO – Di congiunzione si discute e lo si fa in modo approfondito, come testimonia la riunione della Direttiva cantonale del PLR riunitasi ieri per oltre due ore. Ma per i liberali un’eventuale alleanza col PPD non deve essere decisa dal solo vertice bensì dalla base, per cui convoca un Comitato cantonale straordinario per il primo agosto.

“Una robusta maggioranza della Direttiva ritiene che la congiunzione delle liste per il Consiglio nazionale rimanga un’opzione da approfondire, confermando la buona collaborazione esistente alle Camere federali tra i rispettivi deputati. La riflessione va fatta con riferimento ai contenuti politici necessari per promuovere una politica di centro che in prospettiva potrebbe trovare applicazione anche sul piano cantonale. La discussione non può e non deve limitarsi a meri interessi elettorali e deve coinvolgere la base del partito”, si legge in una nota.

Dunque: se ci sarà una collaborazione, non sarà per soli interessi elettorali.

“Il tema è sì assai articolato, ma l’inedita situazione del panorama politico obbliga le due forze di centro ad approfondire potenziali nuovi scenari di collaborazione. Infatti, il consolidamento del polo a sinistra e di quello a destra sono ormai realtà e le riflessioni che stanno portando avanti le due forze politiche di centro ne sono una logica conseguenza”, prosegue la nota.

Ci sono i pro e i contro: “Si è consapevoli che c’è una forte differenza tra la buona collaborazione esistente tra i nostri deputati sul piano federale e la possibile intesa sul piano cantonale, che è ancora tutta da definire, rispettivamente presenta vistose differenze nelle varie realtà comunali. Proprio per questo motivo, l’ipotesi di lavoro che l’Ufficio presidenziale elaborerà su mandato della Direttiva dovrà dare una chiara priorità alla politica federale, definendone obiettivi e priorità in relazione alle esigenze e ai bisogni dei ticinesi”.

Quindi, per ora si approfondirà, dato che i tempi stringono, la soluzione rivolta a Berna. E quella cantonale? “La Direttiva ritiene che la riflessione non possa limitarsi a un aspetto puramente elettorale ma debba assolutamente contenere degli indirizzi politici e definire modalità d’approccio che privilegino la concordanza sui temi e il rispetto delle Istituzioni e dei suoi rappresentanti. La Direttiva è altrettanto consapevole che sul piano comunale vi sono sensibilità diverse e specificità che in nessun modo devono sentirsi vincolate da queste riflessioni”.

Per i liberali, “un eventuale consolidamento della buona collaborazione sul piano federale permetterà di valutare se vi sono le premesse per dare avvio a una nuova ipotesi di collaborazione”.

Il tema è comunque complesso, e si ritiene che debba decidere la base. Appuntamento quindi al 1° agosto.

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