IL BLOG DI DON GIANFRANCO
L’incontro tra Francesco e Zelensky
Don Gianfranco Feliciani: "Ma l’incontro ha segnato, ahimè, anche la distanza netta fra i due leader riguardo ai passi concreti da compiere in vista della pace"

*Di Don Gianfranco Feliciani

Sabato 13 maggio: papa Francesco e il presidente ucraino Volodymyr Zelenski si incontrano in Vaticano, per la prima volta di persona dall’inizio della guerra. Qualcuno ha fatto notare la coincidenza con l’anniversario della prima apparizione della Madonna a Fatima, come pure l’anniversario dell’attentato a Giovanni Paolo II, così misteriosamente intrecciato con
quella “profezia” mariana…

Naturalmente – e non è vano ricordarlo in questi nostri tempi caratterizzati da un rigurgito di religiosità superstiziosa – la vicenda dei tre pastorelli di Fatima è una storia da affrontare con evangelico discernimento. Infatti, poiché si tratta di un’esperienza mistica privata, non impegna la fede come tale, anche se è senz’altro degna di rispetto per gli innegabili frutti di bene maturati in quel santuario portoghese. Comunque sia… sì, anche oggi avremmo bisogno di un intervento dal Cielo, perché l’incontro in Vaticano tra Francesco e Zelenski è sembrato concludersi in un fallimento.

Quaranta minuti di colloquio. Il tema iniziale ha riguardato la situazione politica e umanitaria dell’Ucraina, in particolare la necessità di continuare gli sforzi a sostegno della martoriata popolazione. E qui l’intesa è stata perfetta. Ma l’incontro ha segnato, ahimè, anche la distanza netta fra i due leader riguardo ai passi concreti da compiere in vista della pace. Francesco ha parlato di mediazione e di dialogo, dichiarandosi disposto a giocare la partita in prima persona con la diplomazia vaticana per arrivare alla sospirata pace. Ma Zelensky non ci sta e ha chiaramente ribadito che, con tutto il rispetto per la persona del Santo Padre, la vicenda dell’aggressione della Russia all’Ucraina non ha bisogno di mediatori, e l’unica soluzione per la realizzazione di una pace giusta è quella della vittoria militare contro l’invasore Putin. Infatti, Zelensky ha visitato in questi giorni l’Italia, la Germania e l’Inghilterra proprio per chiedere di continuare e intensificare il sostegno militare al suo Paese.

Con il dittatore russo, se prima non ritira le sue truppe dal suolo ucraino, non è assolutamente disposto a trattare. Non è la prima volta che Francesco non viene ascoltato. Gli ucraini desiderano che il Santo Padre prenda posizione in loro favore e che si rechi ugualmente a Kiev, anche se gli è impedito di recarsi a Mosca. Ma se lo facesse perderebbe la possibilità di essere un mediatore agli occhi della Russia. In questo senso va ricordato come tanti soldati ucraini fatti prigionieri dai russi sono stati liberati proprio grazie all’intervento del Vaticano. “Non dimenticatevi di pregare per me”, continua a ricordarci Francesco. Possiamo comprendere più che mai tutta la sofferenza e tutta la bontà di questo santo vecchio!

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