IN FAMIGLIA
Cristina Delcò Volonté: dermatite infantile, in Svizzera ne soffre il 20% dei bambini
La pediatra della Clinica Sant’Anna spiega come riconoscere, curare e prevenire l’eczema atopico nel lattante

di Cristina Delcò Volonté*

SORENGO – Se avete notato che le guance del vostro bambino sono coperte da placche rosse, secche e pruriginose, con intensità variabile, è possibile che il vostro piccolo faccia parte di quel 20% di bambini affetti da eczema atopico in Svizzera. Questa patologia della pelle (anche chiamata dermatite) appartiene al gruppo delle malattie “allergiche” o “atopiche”, come l’asma, l’allergia ai pollini e l’orticaria.

La dottoressa Cristina Delcò Volonté, pediatra e neonatologa alla Clinica Sant’Anna di Sorengo ci parla delle modalità di manifestazione, dell’origine e della cura di questa malattia infantile, nonché della sua prevenzione.

 

Come si manifesta la dermatite?

Il bimbo può soffrire di manifestazioni cutanee variabili: pelle secca e sensibile, arrossamento, desquamazione, prurito, presenza di placche rosse coperte da vescicole o croste e infine, noduli. Le placche di eczema sono molto pruriginose, grattandosi il piccolo si procura delle escoriazioni che rischiano di infettarsi. La localizzazione della dermatite dipende dall’età: tipicamente nel lattante si situa su viso, in particolare sulle guance, tronco, mani, gomiti e ginocchia; nel bimbo piccolo l’eruzione si manifesta invece soprattutto nelle pieghe delle ginocchia e dei gomiti, così come sulla nuca e il collo; nei più grandi e negli adolescenti l’eczema si può osservare anche nelle mani e nei piedi.

 

Il fattore genetico

Forse anche uno di voi genitori ha sofferto di dermatite durante l’infanzia, in effetti esiste una componente genetica. Nella maggior parte dei casi la prima manifestazione è durante i primi anni di vita con poi una guarigione prima dell’età adulta. Oltre alla componente genetica, anche lo stato della pelle e certi fattori ambientali influenzano il decorso di questa patologia, decorso che è tipicamente recidivante, si assiste a periodi senza lesioni alternati a momenti in cui il piccolo ha un’eruzione più importante e fastidiosa. I fattori scatenanti di una crisi di eczema atopico (come il clima, lo stress psichico o certi irritanti chimici come detersivi, detergenti o altre sostanze) variano da persona a persona e cambiano nel corso della vita.

 

Come si cura la dermatite?

La cura della pelle con prodotti adeguati è essenziale per favorire l’idratazione cutanea e così prevenire le fasi di attacchi acuti e minimizzare il rischio di infezioni. Il pediatra vi prescriverà il prodotto adatto in funzione della stagione (più grasso durante i mesi invernali) da applicare regolarmente. Durante gli attacchi acuti, quando le lesioni sono molto infiammate e pruriginose, il pediatra potrà prescrivervi anche una terapia anti infiammatoria a base di creme o pomate contenenti cortisone e delle gocce di antistaminico per diminuire il prurito se questo impedisce al vostro bambino di dormire. Seguite scrupolosamente i consigli del medico a proposito delle creme con cortisone, esse sono decisive per interrompere il circolo infiammazione-prurito-infiammazione ma devono essere utilizzate solo su prescrizione e controllo medico, non cominciate né interrompete il trattamento di vostra iniziativa. Se si osservano dei segni di infezione (le lesioni sono molto rosse, purulente e dolorose) può essere necessaria una crema contenente degli antibiotici.

 

Come si possono prevenire le fasi di esacerbazione?

È spesso impossibile trovare un unico fattore che scatena gli attacchi, se il vostro bambino soffre di pelle sensibile e tendente alla dermatite è importante evitare ogni fattore che può ulteriormente irritarla:

- lavate il vostro bimbo con acqua tiepida, il bagnetto dovrebbe essere di corta durata e senza l’aggiunta di saponi, se usate    un detergente risciacquatelo abbondantemente;
- dopo il bagno asciugate il bimbo tamponandolo (senza sfregare) e applicate subito generosamente la crema idratante          consigliata dal pediatra;
- mantenete la cute costantemente idratata, applicate la crema dopo ogni bagnetto e ogniqualvolta notate secchezza;
  sono da privilegiare abiti in cotone, evitate la lana e i tessuti sintetici;
- evitate i prodotti con profumi (salviettine umide, creme o lozioni), evitate anche l’ammorbidente per il bucato;
- evitate, quando possibile, le temperature estreme e la sudorazione che aumenta il prurito;
- tagliate regolarmente le unghie del piccolo affinché non si faccia troppe lesioni se si gratta.

 

Quando devo consultare il pediatra?

Immediatamente se:

- il piccolo vi preoccupa;
- presenta delle vescicole o bollicine che si propagano rapidamente (che vi fanno pensare all’herpes labiale);
- le placche cutanee sono molto rosse, dolorose e purulente.

Nelle 24 ore se:

- le lesioni non migliorano malgrado una settimana di trattamento;
- il prurito impedisce al bambino di dormire.

 

*Medico specialista in pediatria e neonatologia, FMH

  Clinica Sant'Anna Sorengo


 

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