"In Ticino dati alla mano, non esiste un problema di violenza negli stadi. È indecente e subdolamente opportunista che le derelitte Istituzioni ticinesi cavalchino l’onda emozionale dei casi più eclatanti, isolati e rari, per creare facile consenso verso azioni squadriste e iniziative liberticide. Ci viene il vomito a pensare che in uno stato civile come la Svizzera, la sua appendice più a Sud debba subire una follia autoritaria che danneggia tutti. Danneggia le società sportive, danneggia il buon senso, danneggia la libertà del singolo e lede il principio d’innocenza”, si legge ancora.