CRONACA
La vita secondo Jorge Lorenzo. "80% lavoro, 20% divertimento. E bisogna inseguire i propri sogni, ma saper dire anche no"
Il pilota di Moto GP è stato ospite della serata organizzata dal Municipio di Lugano per festeggiare i neo diciottenni. Borradori: "I pensieri e i talenti che vi distinguono sono preziosi"

LUGANO – I diciott’anni come inizio di un nuovo percorso. Come da tradizione, la Città di Lugano ha voluto riunire coloro che diverranno diciottenni nel 2019, per una sorta di benvenuto nel mondo degli adulti. Lo ha fatto con un ospite d’eccezione, il pilota di Moto GP Jorge Lorenzo, che vive da anni in zona.

Un’età di passaggio, un’età di scelte. Seguire il cuore, essere attori delle proprie decisioni. Su questo si è improntato il discorso del sindaco Marco Borradori ai suoi giovani concittadini. “Siate consapevoli che i pensieri e i talenti che vi distinguono dagli altri sono preziosi. Non abbiate timore delle sfide, siate coraggiosi nel portare avanti le vostre idee: è questo l’atteggiamento che fa progredire l’umanità. Quando le nostre azioni sono sostenute dai giusti ideali e dalla volontà di far bene, quando la gratificazione personale deriva dal poter essere di sostegno a chi ci sta vicino, ponendoci obiettivi ambiziosi che possono però fare la differenza, allora significa che abbiamo imboccato la strada giusta, anche se diversa dalle altre e magari più ripida. La capacità di scegliere e decidere le sorti del nostro futuro è un dono che non va sprecato”.

Poi sul palco è salito Jorge Lorenzo, che ha stupito tutti con umanità e sincerità, parlando non dal grande campione che è ma da un ragazzo che a 32 anni sa di aver imparato molto e di avere ancora di più da apprendere. A parte un simpatico siparietto con una tifosa di Valentino Rossi e qualche accenno agli avversari, più che di motociclismo Lorenzo ha parlato di vita. Degli insegnamenti di Niki Lauda, che ha saputo inseguire i propri sogni, anche a costo di scontrarsi e lasciare la famiglia, che è stato in grado di ripartire dopo il tremendo incidente, senza giudicarsi e guardarsi allo specchio, e infine ha insegnato a saper dire di no. Tutte lezioni che lo spagnolo ha fatto sue.

Di Lugano Lorenzo è senza dubbio innamorato. Ha raccontato del trasloco da Paradiso a Cassarate, dove c’è più sole. Ha citato gli inizi comunque complicati, lontano dagli amici. “Puoi essere nel posto più bello del mondo, ma senza amici è difficile. Al contrario, puoi trovarti in un brutto luogo però se hai le tue amicizie a fianco è tutto bello”, ha spiegato, raccontando poi di aver piano piano conosciuto persone anche in Ticino, mostrando l’immagine di una persona modesta che ha saputo integrarsi nel tessuto di dove vive.

La risposta più bella, consiglio ai giovani e ricetta di vita, è stata quella su come conciliare vita privata e lavoro. “Ciascuno di noi vorrebbe passare una serata con gli amici, mangiare al McDonalds o stare una giornata intera sul divano a guardare NetFlix. Ma per essere il migliore, o devi avere più talento degli altri oppure lavorare più sodo. Se ci sono entrambe le componenti, sarai il numero uno. Per esserlo, bisogna dedicare l’80% del tempo al lavoro e il 20% al divertimento”.

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