ci ha detto di non aver gradito lo scivolone di Gobbi, ma di non voler sporgere denuncia. "L'Italia è purtroppo conosciuta nel mondo per le sue mafie, e non si può negare, ma non è per nulla tutto negativo, basti pensare alle cure per i tumori che nella Penisola sono avanzate, e che in ruoli dirigenziali al CERN ci sono italiani. Non mi piace quando gli svizzeri insultano gli italiani, e viceversa. Però denunciare vorrebbe dire acuire ancora il clima di tensione e non è ciò che serve. Anzi, io penso a questa zona, che comprende italiani e svizzeri, come ad un'unica zona, e bisogna lavorare per il suo bene". Il suo auspicio, dunque, è un invito ai politici ticinesi: "mi rivolgo a Gobbi, ma anche a Zali e Quadri: siamo aperti al dialogo, parliamo insieme di come risolvere i problemi".