Il 26enne del Canton Uri, in Ticino per festeggiare la conclusione del girone d'andata coi compagni di squadra, dopo alcuni spintoni estrasse un coltello e ferì un 18enne. Rimane indagato per tentato omicidio, ma ha potuto lasciare il carcere
Gioventù bruciata? Ci si interroga dopo la chiusura del Vanilla, "senza alcool, sostanze stupefacenti, z-----e e risse non sanno più divertirsi. Ma presto lo faranno nelle stazioni"
07 DICEMBRE 2017
CRONACA
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CRONACA
Hanno vinto loro. Il Vanilla getta la spugna, "il popolo della notte non sa più divertirsi senza secondi fini. Non ha più senso continuare a remare"
05 DICEMBRE 2017
CRONACA
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CRONACA
Altra notte folle al Vanilla. Spaventano tutti con uno spray al pepe e nel parapiglia rubano. Presenti diversi minorenni
03 DICEMBRE 2017
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LOCARNO - Al Vanilla, in una serata che in pochi dimenticheranno, anche perchè ha portato indirettamente alla decisione di chiudere il locale, accoltellò un 18enne di origine bulgara.
L'accoltellatore è un urano di 26 anni, che si trovava nella discoteca assieme ai compagni della squadra di calcio dove milita, per festeggiare la conclusione del girone d'andata. Ed ora è libero.
Infatti, come riporta la RSI, dopo un confronto con la vittima, è stata disposta la sua scarcerazione, anche se resta indagato per vari reati fra cui tentato omicidio.
Il tutto scoppiò per un nonnulla, qualche spintone, e spuntò il coltello che ferò il giovane alle natiche.