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Cronaca
04.07.2018 - 12:000

"O cinque anni di sacrifici o tutti a casa". Unia attacca Alcar Ruote, "così ha prolungato il contratto del 2015, che aveva visto diminuire gli stipendi del 10,5%"

Il sindacato, che non risparmia una frecciatina anche a OCST ("ha ceduto incomprensibilmente al ricatto"), se la prende con la ditta di Manno. "Dopo la decisione della BNS, c'erano stati dimezzamenti delle indennità per i turni, rinuncia a 30 minuti di pausa pagata e di due giorni infrasettimanali festivi pagati"

 MANNO – Non passa giorno, ormai, senza che qualcuno, in particolar modo un sindacato (anche se in questa circostanza Unia attacca OCST), denunci condizioni salariali difficili, se non licenziamenti collettivi. Nelle ultime settimane, ci sono stati OVS, i chioschi nel Locarnese, i piani di risparmio di SSR e Migros, lo sciopero dei lavoratori della navigazione a Locarno. Ora il sindacato Unia punta il dito su Alcar Ruote SA di Manno.

Secondo Unia, l’azienda, minacciando una delocalizzazione, ha proposto un nuovo contratto, ovvero il prolungamento di quello in essere, facendo “ricorso a una subdola e inaccettabile strategia: in mancanza di argomenti seri viste la situazione congiunturale favorevole e la stabilità del cambio, ha posto il prolungamento dell’accordo del 2015 come condizione per sottoscrivere un nuovo contratto di locazione dello stabile. In altre parole: o altri cinque anni di sacrifici o tutti a casa. Un ricatto cui purtroppo e incomprensibilmente ha ceduto anche il sindacato OCST”. Un attacco, dunque, anche contro l’altro sindacato.

Cosa prevede questo nuovo contratto, che all’assemblea sindacale ha avuto il via libera per pochi voti di scarto? “Oltre a includere i peggioramenti contrattuali introdotti già tra il 2011 e il 2012 in seguito alla prima grande crisi del cambio (dimezzamento delle indennità per i turni, rinuncia a 30 minuti di pausa pagata e di due giorni festivi infrasettimanale retribuiti, flessibilità spinta, eccetera), prevedeva tra l’altro un meccanismo di correzione al ribasso dei salari in funzione dell’evoluzione del cambio che ha portato a tagli fino al 10,5 per cento". Condizioni che erano già state imposte nel 2015, dopo la decisione della banca nazionale svizzera (BNS) di abbandonare il tasso minimo di cambio franco-euro di 1,20.

Unia ha deciso di aggiungere la Alcar Ruote, che produce, appunto, ruote per autoveicoli civili e industriali, alle aziende che ha messo sotto la lente nel portale denunciamoli.ch, dove esiste una sorta di black list. La quale, purtroppo, si allunga di giorno in giorno, in questa calda estate…

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