CRONACA
A margine del caso di Lugano, la Protezione animali: “Firmate l’iniziativa contro i fuochi d'artificio”
La PSA: “Basta con razzi, petardi e mortaretti. La gioia di poche persone non deve ridurre la qualità di vita di tanti altri”

LUGANO – La Protezione svizzera degli animali ha deciso di sostenere l’iniziativa popolare federale per il divieto di fuochi d’artificio e petardi rumorosi lanciata lo scorso maggio da un comitato apartitico con il sostegno di diverse associazioni ambientaliste, tra cui Greenpeace e ProNatura. La raccolta firme – ne occorrono 100.000 certificate – è partita nelle scorse settimane e il Direttore della PSA Samuel Furrer invita tutti gli associati a firmare a favore dell’iniziativa. 

Una posizione che si inserisce nella vibrante protesta lanciata ieri dal Presidente della Protezione animali regionale Pierre Rusconi, per lo spettacolo pirotecnico improvvisato sabato sera a Lugano, nell’ambito degli Harley Days. Spettacolo, appunto, non annunciato che è durato una ventina di minuti creando disagi a persone e animali della zona (LEGGI QUI l'articolo di Liberatv.ch).

Proprio sulla mancata informazione metteva l’accento Rusconi, che però ora, alla luce di quanto è accaduto a Lugano, intende mobilitarsi per sostenere l’iniziativa. Nella circolare diramata alle Protezioni animali locali, Furrer sottolinea: “I fuochi d’artificio sono stress allo stato puro per gli animali. Loro non sanno perché ci sono i botti; per questo bisogna proteggere correttamente gli animali da compagnia, isolandoli dal rumore e restando loro vicino, affinché possano sentirsi al sicuro”. E ancora, prosegue Furrer: “Negli ultimi anni le molestie causate da botti rumorosi e lanci incontrollati sono aumentate fino a 30 sere all'anno, a seconda della regione di residenza. Ciò che per noi è fonte di gioia incute paura negli animali, siano essi selvatici o da compagnia, dato che il loro udito è più sensibile di quello degli esseri umani. Inoltre – aggiunge - i fuochi d'artificio non fanno parte del diritto fondamentale della libertà personale e non godono di alcuna protezione legale”.

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