CRONACA
Gli italiani e il miraggio del lavoro oltreconfine: cresce la domanda ma aumentano le truffe
Offerte allettanti che spesso nascondono raggiri: i racconti di chi è caduto nella trappola
Archivio TiPress / Gabriele Putzu

COMO - Il desiderio  - o la necessità - di una vita migliore portano ogni anno migliaia di italiani a cercare lavoro in Svizzera. Dai giovani in cerca di un’occupazione stagionale nelle località sciistiche, alle famiglie che sperano in una nuova stabilità economica, la rete pullula di gruppi e annunci dedicati a chi vuole trovare un impiego oltreconfine. Tuttavia, tra le molte offerte legittime, si nascondono anche numerose truffe, spesso sofisticate e difficili da individuare.

A lanciare l’allarme è il portale ComoZero, che ha analizzato il fenomeno attraverso i racconti di chi è caduto nella trappola. Nei gruppi Facebook e su altri siti online, abbondano messaggi sospetti: “Cerco con urgenza un disoccupato disposto a lavorare da domani”, “Ottime possibilità per panettieri, pasticceri e carrozzieri”, fino a richieste di versamenti anticipati come “Dovete versare 180 euro per l’assicurazione sanitaria” o “Inviate copia dei documenti per avviare la pratica”.

Molti candidati, nella speranza di un impiego ben pagato, cadono nella rete dei truffatori. Un utente ha raccontato di aver inviato i propri documenti personali per poi rendersi conto del pericolo: “Non bisogna mai mandare nulla, non si sa come verranno utilizzati”. Un altro ha descritto la sua esperienza con un’offerta apparentemente allettante: “Mi hanno promesso un ottimo stipendio, ho inviato il curriculum, poi mi hanno chiesto di pagare 180 franchi per la cassa malati. A quel punto ho capito che era una truffa”. Come ben sappiamo, in Svizzera le assicurazioni sanitarie si attivano solo dopo l’assunzione, senza richieste di denaro anticipate. Le truffe possono assumere le forme più disparate: c’è chi promette pagamenti per la pubblicazione di foto di prodotti su determinati siti o chi offre stipendi fuori mercato per lavori mai esistiti. Un caso eclatante nel 2023 riguardava un falso annuncio per un impiego all’Ente Ospedaliero Cantonale (EOC): 8 ore di lavoro, da lunedì a venerdì, per 2.680 euro netti mensili, oltre a straordinari, alloggio gratuito, rimborso spese di viaggio e pasti pagati. Un’offerta da non rifiutare, rivelatasi ovviamente fasulla.

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