“Questa settimana ho invitato tutti a prendere un po' di distanza dagli eventi e analizzare tranquillamente i fatti, senza la foga da bagarre elettorale che non fa mai bene, soprattutto alle istituzioni. I contorni sempre più effimeri della vicenda creano le basi per il caos, nel quale appunto si può approfittare politicamente come cercano di fare taluni, ma nel quale si rischia anche di finir male”, aggiunge Gobbi, che poi passa a spiegare, ancora una volta, che le inchieste in corso sono due: quella della Magistratura della Confederazione riguardo il reclutatore, e la seconda, della Magistratura ticinese, riguardo alla Argo 1 per usura e sequestro di persona. “L’unico collegamento tra le due indagini è il presunto reclutatore, nel suo ruolo di dipendente, che però non ha un ruolo nell’inchiesta cantonale. Di tutto ciò io cosa sapevo? Che sul nostro territorio si stava indagando su un possibile reclutatore. Senza avere informazioni di dettaglio, nulla di più”.