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09.07.2017 - 13:390
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Sciopero, ormai la discussione è lanciata. "Ma c'è un tempo per parlare e uno per tacere"

Con ogni probabilità, l'episodio dei dipendenti della NLM aprirà un prima e un dopo riguardo alcuni temi sindacali. A Bertoli però prima preme risolvere la questione, "sarebbe ragionevole bloccare i salari per un anno"

LOCARNO - Lo sciopero dei dipendenti svizzeri della Navigazione Lago Maggiore probabilmente segnerà, comunque vada a finire, uno spartiacque storico per la storia ticinese. Ovvero, del tema si discuterà.

Hanno già cominicato a farlo, lanciandosi frecciate e opinioni contrastanti da social e siti Internet, i politici, con Norman Gobbi contrario, il futuro nuovo consorzio che rischia di saltare, e i lavoratori che non paiono avere intenzione di riprendere il lavoro.

"Una volta sanata la situazione, e a mio avviso siamo ormai ad un passo, allora ci si potrà confrontare anche su altri temi, socio culturali se si crede in relazione alle lotte sindacali, allo sciopero….", constata, attraverso Il Caffé, il socialista Manuele Bertoli.

Ovvero, si potrà discutere, ma adesso bisogna pensare solo a come risolvere l'annosa questione. "Una richiesta che a me pare ragionevole è quella di mantenere gli attuali livelli salariali per almeno un anno. Nei prossimi 6 mesi si provvederà alla creazione del consorzio fra Navigazione Lago Maggiore e Lago di Lugano (dove gli stipendi sono inferiori di circa il 15/18 per cento), dopo di che nella prima parte del prossimo anno ci si confronterà sul contratto e quindi anche sugli stipendi", spiega.

Ma lancia comunque una frecciata a Gobbi: "C'è un tempo per parlare e uno per tacere". A suo avviso, questo era senza dubbio uno dei momenti in cui tacere.
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