Tra comunicati e prese di posizione, da parte italiana si era detto che l’interruzione non è stata una propria scelta, ma che si sta lavorando, assieme ai colleghi svizzeri (che però non disdegnano un lavoro svolto da privati), per trovare una nuova soluzione, raccontando dei passi avanti compiuti. E precisando che i posti di lavoro fissi destinati a essere persi sarebbero stati 14.