Insomma, parla del suo come di un partito all’interno cui vince la democrazia e non comandano in pochi. Quello che il capogruppo fa solo intendere, Giorgio Fonio lo dice chiaramente: “Se inqualificabile è il denunciare pubblicamente la mancanza di rispetto davanti ad un compromesso preso dopo anni di lavoro (chiedi al relatore Michele Guerra) o la continua denigrazione dei docenti allora si caro Lorenzo, sono inqualificabile (parola che Quadri gli ha rivolto nel suo testo, ndr). In un partito democratico che discute e dibatte proprio come vuole la civica, può succedere che la base dica ai propri rappresentanti che la scelta presa non è condivisa. Nei movimenti dove le decisioni le prendono pochi colonnelli questi non succede e ci si ritrova, per esempio, a votare tasse fino a ieri combattute, solo perché lo ha detto chi "comanda"”.