Il rapporto esterna poi “molta sorpresa” sui rilievi critici di Noseda, che lamentava “una carente ed incompleta evasione di ordini di autorità indirizzati ad autorità legislative, esecutive e amministrative” sull’acquisizione dei documenti. “Al riguardo è doveroso precisare che anteriormente al primo decreto d’abbandono del 14.2.2018 il Procuratore Generale non aveva indirizzato alcuna richiesta di documentazione al Gran Consiglio né ai suoi ordini o servizi”, è scritto. Le richieste sono state del 22.2.2018 e del 1.3.2018, “rivolte simultaneamente dal Procuratore Generale al Cancelliere dello Stato, al Segretario Generale del Gran Consiglio e al Direttore del CCF” e a quel punto “i servizi del Gran Consiglio, fatte le necessarie verifiche, hanno messo celermente a disposizione del Ministero pubblico la documentazione in possesso del Gran Consiglio, dei suoi organi e dei suoi servizi. Non si ravvisa quindi alcuna mancanza di collaborazione, almeno per quanto concerne il Gran Consiglio, i suoi organi e i suoi Servizi”.