POLITICA
"Nelle prossime settimane il DECS avvierà una riflessione per evitare una battuta d'arresto della scuola"
Il Governo ha accolto con rammarico la bocciatura della sperimentazione: "non possiamo dare una dimensione pratica alla riflessione sul futuro del sistema educativo"

BELLINZONA - Il Consiglio di Stato ha preso atto del risultato della votazione cantonale sul decreto legislativo che proponeva lo stanziamento di un credito quadro da 6,73 milioni di franchi per finanziare la sperimentazione triennale del progetto «La scuola che verrà».

Il Consiglio di Stato accoglie con rammarico il risultato della votazione odierna, che impedisce di dare una dimensione pratica alla riflessione sul futuro del sistema educativo ticinese. 

Questa decisione comporta infatti l’impossibilità di sperimentare il progetto «La scuola che verrà», in una prova che avrebbe coinvolto – per una durata di tre anni, a partire dal settembre 2019 – tre sedi di scuola comunale e quattro di scuola media, con due varianti di laboratorio. 

Alla luce del voto odierno, il Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport avvierà nelle prossime settimane le riflessioni su come procedere per assicurare che l’innovazione del sistema scolastico ticinese non subisca una battuta d’arresto.

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