POLITICA
"Basta ripartizione partitica del CdA dell'EOC. Candidare Bersani poi...". L'MPS lancia il dibattito
Oggi il tema sarà discusso in Gran Consiglio. Per Pronzini, Arigoni e Lepori "a dirigere un così importante ente pubblico siano delle donne e degli uomini che abbiano a cuore e promuovono una politica sanitaria ed ospedaliera per la popolazione"

BELLINZONA – Nella seduta di Gran Consiglio che comincerà oggi pomeriggio è previsto il rinnovo dei membri del Consiglio di Amministrazione dell’Ente ospedaliero cantonale (EOC) (oltre che di quelli del Consiglio di Amministrazione dell’Azienda cantonale dei rifiuti (ACR), rinviato la scorsa seduta a causa della presenza di Pau-Lessi: nel frattempo si è saputo qualcosa in più in relazione alla sentenza di condanna verso l’ex funzionario del DSS e sui passaggi che coinvolgono direttamente Pau-Lessi, per cui possibile che il tema ritorni nella discussione) e l’MPS dice la sua con un’iniziativa parlamentare.

“La proposta di nomina nel consiglio d’amministrazione dell’EOC di Andrea Bersani è la triste e ridicola ennesima dimostrazione che questa ripartizione tra i partiti di governo di appetitosi posti non ha nessun senso e, soprattutto, non è utile per gli interessi della popolazione di questo cantone”, si legge nel testo.

“E non è che l’ultimo esempio. Le ultime nomine nel consiglio d’amministrazione dell’EOC si caratterizzano per una totale incompetenza in ambito sanitario ed ospedaliero. A tale incompetenza si somma una visione della politica sanitaria e del ruolo dell’EOC in antagonismo con la volontà popolare. Basti ricordare la sconfitta in votazione popolare della riforma della legge ospedaliera, rispettivamente della pianificazione ospedaliera tra i cui ideatori vi furono proprio i membri del CdA dell’EO” proseguono Pronzini, Arigoni e Lepori.

Cosa fare è chiaro: “Bisogna intervenire affinchè la competenza nelle nomine del consiglio d’amministrazione dell’EOC non sia più il prodotto di una logica di spartizione delle poltrone tra PLRT, Lega, PPD e PS e che a dirigere un così importante ente pubblico siano delle donne e degli uomini che abbiano a cuore e promuovono una politica sanitaria ed ospedaliera nell’interesse della popolazione e lontana dalla logica di mercato che oggi caratterizzata la politica dell’EOC”.

La proposta è dunque una ripartizione come segue:

"7 seggi nel Consiglio d’Amministrazione dell’EOC sono così ripartiti:
• 1 seggio in rappresentanza del Consiglio di Stato
• 2 seggi in rappresentanza del personale
• 4 seggi per donne e uomini con esperienza e competenza in ambito sanitario ed ospedaliero". 

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