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25.10.2022 - 09:030

Polizia Locarno, Lega-UDC: "Si sistemi tutti entro Natale, tagliando i rami secchi o con un chiarimento"

Bruno Bäriswyl ieri ha chiesto la discussione generale sul tema nella seduta del Consiglio comunale, "affinchè questa non diventi l'ennesima occasione di mostrare all'esterno che a Locarno le cose non funzionano". Ma non se ne è fatto nulla

LOCARNO - Quanto sta accadendo da mesi alla Polizia di Locarno, con varie inchieste e casi che hanno coinvolto agenti e ex, doveva approdare secondo alcune forze politiche sul tavolo del Consiglio Comunale. Così non è stato, a causa della scelta di alcune forze politiche di attendere sviluppi nelle indagini.

A fine settembre un agente era stato licenziato per atti di esibizionismo nei confronti dei colleghi durante il servizio (leggi qui), poi era stata aperta, e si era a inizio ottobre, una inchiesta nei confronti di un altro poliziotto per apprezzamenti poco graditi verso un’impiegata dell'amministrazione cittadina (leggi qui).  Il Municipio aveva voluto un incontro con l'intero corpo della Comunale, con lo scopo di avere "un momento di riflessione, di impegno e di rispetto, cui tutti sono stati richiamati. Un pungolo per tracciare un senso di marcia per il prossimo futuro da percorrere all’unisono” (leggi qui). L'Esecutivo aveva poi visto un rimpasto dei Dicasteri, con la Sicurezza che era passata da Pierluigi Zanchi a Davide Giovannacci (leggi qui). Ma non è finita: nei giorni scorsi è emersa un'altra clamorosa inchiesta per possibile uso di stupefacenti ai danni di cinque agenti ed ex agenti, probabilmente nel corso di una festa privata (leggi qui). 

Sull'onda anche di questo ennesimo caso, ieri sera in Consiglio comunale  Bruno Bäriswyl, capogruppo di Lega-UDC, ha chiesto una discussione generale sul tema, spiegando che il suo gruppo ha appreso con soddisfazione del cambio di dicastero (così come il Centro, leggi qui), ma ritenendosi convinto della necessità di parlarne tutti insieme, "affinché questa non diventi l’ennesima occasione di mostrare verso l’esterno che a Locarno le cose non funzionano. Va bene attendere l’esito dell’audit e dell’inchiesta penale ma non dobbiamo aspettare troppo, perché la popolazione mi sollecita a chiedere di fare chiarezza. So che anche il Municipio è di questo avviso, pur dovendo osservare determinate modalità. L’auspicio è che si mettano le cose a posto entro Natale, se necessario tagliando i rami secchi o facendo un bel chiarimento", sono state le sue parole.

Ma il presidente del Consiglio comunale Mauro Belgeri ha spiegato che la richiesta di discussione generale doveva essere presentata prima dell'inizio della seduta e che dunque non era possibile da seguito alla volontà di Bäriswyl.

"Non è il momento di parlare, c’è un’inchiesta in corso che è in mano al procuratore generale. Bisogna essere prudenti", ha aggiunto la portavoce di Per Locarno, Barbara Angelini-Piva.

Erano comunque assenti sia Zanchi che Giovannacci. 

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