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Lugano presenta preventivo e piano finanziario. I siluri di Ghisletta: "Inaccettabile e..."
Moltiplicatore su di 3 punti nel 2026. Il municipale socialista si smarca ancora una volta dal Municipio
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LUGANO - Il Municipio di Lugano ha approvato il preventivo 2026 e il piano finanziario 2026-2033, che delineano il percorso economico della città per i prossimi anni.
Il documento prevede un aumento del moltiplicatore all’80% per le persone fisiche e all’85% per le persone giuridiche (+3 punti percentuali in entrambi i casi). Il disavanzo d’esercizio stimato è di 4,2 milioni di franchi, in netto calo rispetto ai 24 milioni previsti per il 2025.

Gli investimenti netti ammontano a 263,5 milioni, destinati in gran parte all’acquisto dell’Arena Sportiva e del Palazzetto dello Sport. Parallelamente, il Municipio punta a ridurre il debito cittadino grazie a entrate da disinvestimenti per 306,1 milioni di franchi, provenienti dalla cosiddetta “rivalorizzazione” di beni patrimoniali — in pratica, la vendita di parte del patrimonio immobiliare cittadino.

Il piano finanziario prevede, entro un orizzonte di otto anni, una progressiva riduzione del debito: dal picco di 1,356 miliardi nel 2030 a 1,153 miliardi nel 2033. L’Esecutivo sottolinea di voler agire “senza compromettere la capacità di fornire prestazioni ai cittadini”.


La reazione del municipale socialista Raoul Ghisletta: "Un piano finanziario ingiusto, inaccettabile ed ingannevole"

• … ingiusto per la maggior parte della popolazione, perché impone misure di risanamento per 23 milioni Fr. annui (pari al 10% della spesa gestibile da parte della Città), che in gran parte ricadranno sulla cittadinanza. Peraltro si intravvede la pericolosa tendenza a calare dall’alto i tagli, bypassando chi conosce la macchina amministrativa e i bisogni importanti da soddisfare. I processi di miglioramento amministrativo sono doverosi, mentre sono ingiusti i tagli ai danni dei più deboli e delle realtà socialmente e culturalmente attive in Città;

• … inaccettabile per la qualità di vita nei quartieri, perché porta ad un declino della progettualità del Comune ed impone una rinuncia a tanti investimenti utili alla popolazione, dei quali si parla da anni. Lugano è una città di quartieri, che subiscono il cambiamento climatico e che devono contrastare i fenomeni sociali disgregativi, per cui non ci si può limitare ad investire nei grandi progetti sportivi e congressuali;

• … ingannevole, sia per la sua impostazione ideologica, sia per l’uso scorretto che fa della parola “rivalorizzazione” (*) per denominare il piano di vendita di beni della Città. I sostenitori del piano finanziario non ammettono che la vendita dei gioielli di famiglia (frutto dei risparmi accumulati dagli amministratori del passato) serve a coprire i prestiti contratti per gli investimenti recenti, che sono stati varati senza mai affrontare il problema della crescita del debito oneroso (crescita principalmente dovuta ai 240 mio fr investiti nel polo sportivo di Cornaredo e del Maglio). Non vi è quindi alcuna assunzione di responsabilità politica su un problema, che era già stato sollevato dal sottoscritto e dai consiglieri comunali Fumasoli, Jermini e Zoppi il 26 giugno 2018 attraverso la mozione "Debito pubblico: rientrare in una dimensione ragionevole", mozione respinta sia dal Municipio, sia dalla destra nella seduta del Consiglio comunale del 25 marzo 2019: la maggioranza politica a Lugano non ha mai voluto trovare un accordo sulle finanze con la sinistra e prosegue anche oggi imperterrita sulla sua strada.

(*) In italiano “rivalorizzazione” significa investire per dare un nuovo valore ad un bene, per renderlo più funzionale e utile alle persone.

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