TRIBUNA LIBERA
Raoul Ghisletta: "L'indigesta pietanza del PSE"
"Salvo miracoli politici, Lugano finirà per vendere 200 milioni di franchi di beni e per effettuare un pericoloso stop negli investimenti necessari alla popolazione"
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POLITICA

Bagarre sullo stadio di Lugano, tutti contro Ghisletta. A parte Giudici

07 GIUGNO 2025
POLITICA

Bagarre sullo stadio di Lugano, tutti contro Ghisletta. A parte Giudici

07 GIUGNO 2025

di Raoul Ghisletta*
 
Premetto che ho sostenuto il Polo sportivo e degli eventi sia in Consiglio comunale, sia nella votazione popolare del 28.11.21 (non per l’Arena sportiva, ma per i contenuti “sociali” del Palazzetto dello sport), per cui non posso essere accusato di essere contro lo sport.
 
Oggi sono scandalizzato dall’inganno sul finanziamento del PSE e dai suoi effetti sulla Città: infatti probabilmente, salvo miracoli politici, Lugano finirà per vendere 200 milioni di franchi di beni e per effettuare un pericoloso stop negli investimenti necessari alla popolazione.
Il messaggio municipale 10774 sul PSE del 23.12.2020 al capitolo 9 indica falsamente che le conseguenze finanziarie per la Città saranno tranquille: 10,2 milioni di fr di incremento del fabbisogno, assorbibili con un semplice aumento del 3% del moltiplicatore (il dato del 3% bisogna cercarlo nei due rapporti della commissione della gestione).
Nel messaggio 10774 il Municipio scrive che il modello finanziario del leasing (Arena sportiva), rispettivamente della locazione (Palazzetto dello sport), permette di tenere sotto controllo l’aumento del debito pubblico e di non peggiorare il rating della Città (pag. 67): “La limitazione degli investimenti sostenibili in prima persona dalla Città è dettata dalla volontà dell’esecutivo di mantenere l’indebitamento verso terzi coerente con la visione di stabilità di bilancio e di economicità dei finanziamenti di terzi. La capacità in questi ultimi anni della Città di pianificare e di realizzare investimenti che hanno beneficiato di un importante grado di autofinanziamento ha portato al controllo dei debiti e al mantenimento di una capacità d’indebitamento che ha ottenuto un positivo riconoscimento da parte di Moody’s, nostra agenzia di valutazione del rating, che ha permesso di ottenere dapprima ed in seguito di mantenere un rating ufficiale “AA3 stabile”.”
Peccato che sia una bugia: per le banche e per l’agenzia di rating la formula finanziaria del messaggio 10774 (leasing e locazione) conta come debito. Personalmente l’ho potuto apprendere solamente una volta eletto in Municipio da due documenti: UBS, Public sector focus: Initiating coverage of six large(r) Swiss cities, 25.6.24, pag. 12 e Moody’s Rating, Credit opinion, City of Lugano, 12.9.2024. Cosa poi confermata a tutti dal nuovo responsabile delle finanze cittadine, Giacomo Orlandi. Realtà che poi ha portato il Municipio a proporre il finanziamento dell’Arena sportiva tramite prestito ipotecario (messaggio 12194 del 16.1.25).
È significativo che l’indicatore del tasso di indebitamento sia stato introdotto solamente con il messaggio 11857 sul Consuntivo 2023 del 28 marzo 2024 (pag. 21). Ed è proprio da un anno che il tasso di indebitamento eccessivo di Lugano viene agitato come un drappo rosso davanti ad un toro (Consiglio comunale, cittadinanza), per giustificare il taglio indecente degli investimenti nel prossimo decennio e per vendere 200 milioni di beni. Questa è la pietanza indigesta che verrà servita a fine giugno. Una politica finanziaria scriteriata che lascerà irrisolte problematiche centrali per la cittadinanza: prima fra tutte la problematica dell’alloggio a prezzi accessibili, per la quale la Città dovrebbe investire decine di milioni contro la gentrificazione in vari quartieri. Mezzi tuttavia assorbiti dai 240 milioni di investimenti per le infrastrutture sportive.
Sindaco e vicesindaco, che hanno cucinato questa indigesta pietanza come responsabili delle finanze e dello sport nel 2020, in un paese democratico dovrebbero renderne conto alla cittadinanza e quantomeno impegnarsi a rimediare. Potrebbero perlomeno cercare di convincere il miliardario di Chicago ad acquistare l’Arena sportiva o quantomeno a pagare un canone annuo per l’Arena sportiva superiore ai modesti 400'000 franchi, stabiliti in una dichiarazione d’intenti con l’allora FCL di Renzetti. O a pagare devono essere sempre e solamente i cittadini?


*municipale La Sinistra Lugano
 

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