Il deputato leghista: "Il Consiglio di Stato non ritiene giunto il momento di chiedere ufficialmente alla Confederazione una stretta radicale sulla politica d’asilo?"

Un furto d’auto avvenuto ieri sera a Viganello ha dato il via a un inseguimento che si è concluso in autostrada, in zona Moleno, con il fermo di due giovani. Poco prima delle 19.30, dopo la segnalazione del veicolo rubato, la Polizia cantonale ha attivato un dispositivo di ricerca: la vettura è stata intercettata a Canobbio, all’altezza della galleria Vedeggio–Cassarate, e ne è nato un inseguimento verso nord sull’A2.
Il dispositivo – che ha coinvolto Polizia cantonale, Polizia Città di Lugano, Polizia comunale di Bellinzona e Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC) – ha permesso di bloccare l’auto a Moleno. A bordo si trovavano un 18enne cittadino marocchino e un 18enne cittadino algerino, entrambi richiedenti l’asilo residenti oltre Gottardo. I due sono stati interrogati e arrestati: a loro carico sono ipotizzati i reati di furto, furto d’uso, impedimento di atti dell’autorità, messa in pericolo della vita altrui, grave infrazione alla Legge federale sulla circolazione stradale e guida senza autorizzazione. Un agente è rimasto leggermente ferito durante il fermo ed è stato trasportato in ospedale per accertamenti.
L’episodio ha immediatamente avuto un seguito politico. Il deputato leghista Stefano Tonini ha presentato un’interrogazione al Consiglio di Stato parlando di “ennesimo furto d’auto e inseguimento causato da richiedenti l’asilo” e ricordando che si tratterebbe del secondo caso simile in poco più di una settimana. Tonini chiede tra l’altro quanti richiedenti l’asilo e rifugiati provenienti dal Maghreb siano attualmente presenti in Ticino, quanti di loro siano stati denunciati o arrestati per reati contro il patrimonio o la persona negli ultimi 12 mesi e perché non sia possibile procedere a rimpatri immediati verso i cosiddetti Paesi sicuri.
Il deputato domanda infine quali misure concrete il Governo intenda intraprendere nei confronti della Confederazione per limitare gli arrivi dal Maghreb, accelerare i rimpatri e garantire l’espulsione di chi delinque, arrivando a chiedere una “stretta radicale” sulla politica d’asilo e lo stralcio automatico della domanda già al primo reato.