Quasi tutte le 18 persone destinatarie di un decreto d'accusa per i disordini alla Valascia paiono intenzionate ad andare alle Correzionali. Per molti di loro chiesti da 60 a 120 giorni di prigione sospesi con la condizionale
AMBRÌ – I tifosi dell’Ambrì non ci stanno. I tafferugli dopo la partita col Losanna ormai fanno parlare da mesi, da quando avvennero, con versioni diverse a seconda delle parti interpellate, poi con la famosa Operazione Valascia, ovvero il blitz mattutino a casa di molti di loro.
E oggi, l’ufficializzazione di 39 decreti di accusa (7 dei quali con rinvio a giudizio di fronte a una Corte delle assise Correzionali in caso di opposizione) nei confronti di coloro che hanno partecipato a vario titolo e con varie responsabilità ai fatti. Si tratta di 18 persone domiciliate in Ticino, 13 nel canton Vaud, 6 in altri cantoni e 2 in Germania. Le principali ipotesi di reato sono quelle di sommossa, violenza contro funzionari, danneggiamento e dissimulazione del volto.
Secondo Radio3iii, una quindicina di loro hanno deciso di ricorrere, pronti ad andare alle Correzionali. In tre casi pare siano state chieste pene pecuniarie, per gli altri da 60 a 120 giorni di prigione sospesi con la condizionale.