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16.01.2022 - 09:270
Aggiornamento: 21.01.2022 - 18:23

Set point al Governo, Djokovic deve lasciare l'Australia

La Corte federale ha deciso di espellere il tennista dal paese. Non potrà dunque partecipare agli Australian Open. Determinante il suo non essere vaccinato e l'aver sbagliato a compilare i documenti di viaggio. La sua presenza era ritenuta pericolosa

MELBOURNE - Questa volta è finita: Novak Djokovic non potrà giocare gli Australian Open e dovrà lasciare l'Australia. La lunga battaglia legale che ha avuto enorme eco in tutto il mondo è finita con la sconfitta del tennista. Non è vaccinato e ha commesso degli errori nel compilare i documenti di richiesta di visto, non può restare nel Paese.

Il serbo aveva ottenuto il visto grazie a una esenzione medica dall'obbligo vaccinale ma poi quando era arrivato in Australia era stato bloccato sull'aereo e collocato in un centro detenzione. Aveva contestato l'espulsione con un ricorso che aveva inizialmente vinto ma ora, di fronte ai giudici James Allsop, Anthony Besanko e David O’Callaghan, in una udienza online cominciata alle 9.30 ora locale, ha perso. Dovrà anche pagare le spese legali, ha stabilito la Corte federale.

Per il Governo. Djokovic, non vaccinato, è una minaccia all'ordine pubblico e potrebbe creare disordini. Peraltro, l'aver violato l'isoamento quando era positivo confermerebbe la tesi. L'avvocato del tennista ha ribattuto che lo stesso non ha mai espresso opinioni no-vax e non è mai stato associato al movimento.

Non è bastato. La scelta di non vaccinarsi e gli errori nella compilazione dei documenti da viaggio gli costano gli Australian Open, nel cui tabellone era stato inserito.

Questa volta, Nole, seppur a malincuore e con delusione, accetta la decisione e ha fatto sapere che collaborerà con le autorità in merito alla sua partenza dall'Australia.

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