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15.05.2017 - 13:300
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

"600 franchi per 200 firme": è corsa contro il tempo per il referendum obbligatorio, Siccardi pronto a investire 12mila franchi

Servono altre 4mila firme entro il 29 maggio per l'iniziativa lanciata da 36 persone, in particolare di Lega, UDC e PPD. E l'imprenditore cerca raccoglitori di sottoscrizioni a pagamento

BELLINZONA – “600 franchi per voi, se raccogliete 200 firme entro il 23 maggio”. E un numero di telefono, un cellulare.

È l’annuncio apparso oggi a pagina 6 del Corriere del Ticino. Un modo come un altro, per qualcuno, in tempo di crisi, di racimolare qualche franco che è sempre benvenuto.

Ma per che cosa vanno raccolte le firme? Il numero di telefono fa capire chiaramente che si tratta dell’iniziativa lanciata da Sergio Morisoli e Alberto Siccardi, il discusso patron di Medacta. Il tema è quello del referendum obbligatorio, pensato da un comitato di 36 persone, tra cui diversi esponenti leghisti, UDC e PPD, che vorrebbe far sì che sia il Popolo, tramite una votazione, a dare il via libera a una spesa decisa dal Parlamento che superi una determinata soglia (non indicata però nel testo).

La raccolta firme, in atto dal 29 marzo, non riesce a decollare: sinora ne sono state raccolte solo 6mila sulle 10mila richieste, e il tempo stringe, poiché il termine ultimo per la consegna è il 29 maggio.
Insomma, in quindici giorni servono 4mila firme, una corsa contro il tempo, e Siccardi è pronto a offrire 600 franchi a chiunque riesca a portargli 200 firme. Calcolando che per arrivare alle 4mila firme mancanti, potrebbero servire venti raccoglitori “stipendiati”, l’investimento per l’imprenditore potrebbe essere di 12mila franchi (sempre ammesso che si riescano a raccogliere le sottoscrizioni necessarie).
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