"Leone XIV vada incontro con coraggio – e noi con lui – a quanti vogliono la guerra, con il dono della Pace di Cristo, disarmata e disarmante!"
di Don Gianfranco Feliciani
Mercoledì scorso Leone XIV ha parlato per la prima volta al telefono con quello che l’Occidente considera oggi il nemico per eccellenza: Vladimir Putin. Il Cremlino ha reso nota la conversazione definendola “costruttiva”. Cosa si saranno detti in concreto i due interlocutori? I comunicati stampa sono naturalmente sobri.
Putin ha espresso al Pontefice la gratitudine per la sua disponibilità ad aiutare a risolvere la crisi ucraina, in particolare per la partecipazione del Vaticano, dichiarandosi interessato a raggiungere la pace attraverso mezzi politici e diplomatici. Il Papa ha fatto un appello perché la Russia compia un gesto che favorisca la pace, ha sottolineato l’importanza del dialogo per la realizzazione di contatti positivi tra le parti e cercare soluzioni al conflitto. Sulla drammatica questione dei bambini ucraini finiti in Russia - mediazione umanitaria presa a cuore dalla Santa Sede e portata avanti dal cardinale Zuppi - Putin assicura che Mosca sta prendendo tutte le misure possibili per ricongiungere quei bambini con i loro genitori. Tra Putin e Leone XIV c’è stato l’impegno a mantenere i contatti in futuro.
Sempre lo stesso giorno, un’altra telefonata, quella tra Putin e il presidente Trump. La conversazione è stata “buona”, assicura Trump. Non così tanto, però, se Putin ha preannunciato a Trump l’intenzione di vendicarsi con molta forza dopo i recenti blitz militari degli ucraini in territorio russo.
San Leone Magno, Papa nel V secolo, incontrò Attila, re degli Unni, nel 452 d.C. L’incontro ebbe luogo vicino a Mantova, dove Attila aveva invaso l’Italia settentrionale e minacciava Roma. Leone Magno, con l’aiuto di una delegazione romana, riuscì a dissuadere Attila dal progredire la sua avanzata. Secondo la tradizione, Leone Magno apparve con una croce e, secondo la leggenda, Attila vide apparire gli apostoli Pietro e Paolo armati di spada. L’autorità morale di Leone Magno convinse Attila a ritirarsi.
In questo nostro tempo, numerosi nuovi Attila minacciano di voler distruggere tutto! Sosteniamo quindi con tutto il nostro affetto Papa Leone XIV: vada incontro con coraggio – e noi con lui – a quanti vogliono la guerra, con il dono della Pace di Cristo, disarmata e disarmante!