Don Feliciani: "Un sistema che cerca solo vendetta e punizione sarà sempre incapace di ripristinare una pace degna di questo nome"
di Don Gianfranco Feliciani
Al Messaggio per la Giornata mondiale della pace del 1° gennaio 2002, celebrata sullo sfondo dei drammatici eventi dell’11 settembre 2001, Giovanni Paolo II diede questo titolo: “Non c’è pace senza giustizia, non c’è giustizia senza perdono”. Una sentenza che fece parecchio discutere, perché sapeva troppo di Vangelo...
Che la pace non possa essere raggiunta se non si affrontano le ingiustizie questo, senz’altro, può andare. Ma che la giustizia non possa essere pienamente realizzata senza il perdono, questo non trova tutti d’accordo, anche se dobbiamo riconoscere che un sistema che cerca solo vendetta e punizione sarà sempre incapace di ripristinare una pace degna di questo nome.
La logica che funziona da Caino in poi è questa: la lotta è la legge inesorabile dell’uomo ed è la forza della vita. In questa ottica, il Vangelo, anche se degno di ammirazione, risulta quindi improponibile a livello politico e sociale. Se qualche cristiano si sente di attuarlo nella sua vita, buon per lui, ma i politici devono fare i conti con la realtà.
Ma è proprio così? Qualcuno, in questo nostro tempo, ha dimostrato al mondo intero esattamente il contrario...
Nelson Mandela, attivista, politico, filantropo e avvocato, fu il primo presidente sudafricano non bianco a ricoprire tale carica; aveva scontato 27 anni di carcere per la sua lotta alla segregazione razziale. Durante gli anni Novanta ha guidato la transizione del Paese dall’apartheid a una democrazia inclusiva sul piano razziale. Dal 1994 al 1999 sollecitò, in qualità di presidente, “pace e riconciliazione” come via verso la pacificazione.
Ricevette il Premio Nobel per la pace nel 1993, insieme al suo predecessore Frederik de Klerk. Quando Nelson Mandela uscì di prigione non cercò vendetta. Scrisse una lettera al suo ex carceriere: “Ti perdono, perché se non lo facessi, sarei ancora prigioniero”.
Nelson Mandela comprese ciò che pochi comprendono: la libertà non inizia fuori dalla cella, ma dentro l’anima. L’utopia del Vangelo è la forza misteriosa capace di far camminare il mondo verso la pace vera.