Don Feliciani: "La via della pace è chiedersi reciprocamente perdono e sognare un futuro migliore per tutti. È questa la sola via della pace!"*
di Don Gianfranco Feliciani
Nei giorni scorsi il presidente Trump, al termine del faccia a faccia con il premier israeliano Netanyahu, ha presentato il suo programma per “la pace nell’intero Medio Oriente e non solo a Gaza”. Molto bene! Trump garantisce: ostaggi “liberi in 72 ore” e amnistia per i terroristi di Hamas che deporranno le armi. “Se il gruppo armato non accetterà, Netanyahu sarà libero di finire il lavoro con il sostegno di Washington e scatenare l’inferno”. Molto male! Questa non è la pace!
Tiziano Terzani (1938-2004), giornalista e scrittore italiano, profondo conoscitore dell’Asia, dove visse per molti anni, ventitré anni fa faceva questa acuta osservazione:
“Palestinesi e israeliani dovrebbero fermarsi un momento invece di continuare a rinfacciarsi quello che è stato fatto da entrambi. È ormai inutile andare a ricercare chi ha ragione e chi ha torto. Secondo me Israele non avrà mai pace finché non troverà la forza di perdonare i tedeschi e dimenticare Hitler. Perdonare Hitler, pensate che bello! Dopo le aberrazioni che ha compiuto, gli ebrei lo perdonano. Allora si arriverebbe alla pace. L’idea che loro sono gli unici ad aver sofferto non è vera. Hanno sofferto in tanti nella storia dell’umanità e questa pretesa di avere l’esclusiva della sofferenza rende impossibile la pace. Se continueranno a far soffrire gli altri come hanno sofferto loro non si arriverà mai a una soluzione. Soltanto quando capiranno che il loro dolore è anche il dolore degli altri, riusciranno a risolvere contraddizioni e problemi.”
Occorre andare fino alla radice del problema. La via della pace è la compassione e la vergogna dinanzi al dolore di innumerevoli innocenti di entrambi gli schieramenti; è guardarsi negli occhi senza paura e cominciare a parlarsi da fratelli; è chiedersi reciprocamente perdono e sognare un futuro migliore per tutti. È questa la sola via della pace!