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Cronaca
31.05.2017 - 09:000
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17

La redazione di Patti Chiari, "la colpa non è nostra ma di Crotta"

I giornalisti della trasmissione prendono posizione sui licenziamenti alla Crotta. Franciola: "mi chiedevo se quanto stavo facendo era giusto ma quanto avevo visto era inaccettabile"

COMANO - Il servizio di Patti Chiari di qualche settimana fa ha innescato una serie di dinamiche, con le denunce di poca igiene che poi si sono aggiunte ad altre, dal maltrattamento degli operai all'abuso edilizio, che hanno fatto crollare la ditta Crotta: senza più i grossi grandi magazzini come clienti, l'imprenditore ha annunciato ieri di aver inviato il licenziamento cautelativo a 40 persone.

La redazione di Patti Chiari in una nota ha fatto sapere di essere umantamente vicina a chi perderé il posto di lavoro, e difeso la sua scelta di mandare in onda il servizio. la colpa di quanto accaduto è del modo di lavorare di Crotta e non del fatto che loro l'abbiano mostrato. Ecco la presa di posizione integrale:

"Quello che temevamo è successo. Enzo Crotta ha annunciato oggi il licenziamento cautelativo dei suoi dipendenti. È un’eventualità che, prima di andare in onda, abbiamo più volte discusso: quanto emergeva dalla nostra inchiesta era troppo grave perché l’azienda potesse uscirne indenne. Ne eravamo coscienti e la prospettiva ci preoccupava. Ma cosa avremmo potuto fare? Tenere per noi quanto avevamo scoperto? No, non potevamo: i cittadini e i consumatori avevano il diritto di sapere in quali condizioni venivano confezionati insalate, minestrone e verdure che compravano nei più importanti supermercati della Svizzera italiana!

Il nostro lavoro è informare e lo abbiamo fatto. Con rigore, senza cercare effetti speciali. Al termine di un’inchiesta approfondita, sulla quale abbiamo lavorato a lungo. Va ricordato che le testimonianze degli ex dipendenti sono state solo il punto di partenza: ma poi siamo stati più volte da Crotta, gli abbiamo dato la parola, abbiamo visto e filmato la sua azienda. Ed è proprio in base a questi elementi – non le fotografie scattate dagli ex dipendenti – che gli esperti hanno giudicato inaccettabili le condizioni di pulizia e igiene dell’azienda.

Di conseguenza, per quanto dispiaciuti e umanamente vicini ai dipendenti che da dopodomani saranno senza lavoro, non siamo responsabili di quanto succede oggi: responsabile è chi ha diretto l’azienda e chi ha permesso per anni a Enzo Crotta di lavorare in modo manifestamente non conforme alle esigenze odierne dell’industria agro-alimentare".

Anche il giornalista che ha realizzato il servizio, Riccardo Franciola, su Facebook ha voluto parlare dei dubbi sul fatto di mandare in onda o no le scoperte, e della certezza di aver fatto bene.

"Era la cosa che più mi tormentava nel corso della preparazione del servizio. Non so quante volte mi sono chiesto se quello che facevo era giusto. E in mente mi tornavano le facce dei dipendenti che avevo visto quando ero stato a Muzzano.

Ogni volta mi sono risposto però che sì, era giusto, che dovevo farlo perché quello che mi avevano raccontato gli ex dipendenti e quello che di persona avevo visto era inaccettabile. E che la responsabilità delle possibili, probabili conseguenze non era di Patti Chiari, non era mia: era di chi quella situazione l'aveva creata e di chi per anni l'aveva tollerata.

E oggi, per quanto mi pesino i licenziamenti, non ho cambiato idea".
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