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Cronaca
29.10.2023 - 10:370
Aggiornamento: 07.11.2023 - 11:40

Altro che frontalieri della benzina. Ora sono i ticinesi ad andare in Italia e qui si rischia di chiudere

Tra i prezzi, saliti in Svizzera e scesi in Italia, e il cambio, non c'è più convenienza a passare il confine. Se a Chiasso si riduce l'orario delle commesse e si introduce il self service, a Tavernola si raddoppia il personale

CHIASSO - I distributori di benzina svizzeri chiudono, quelli italiani nella fascia di confine e non solo volano. Se lo avessero detto solo qualche decennio fa, nessuno ci avrebbe creduto, nell'epoca dei frontalieri del gasolio, eppure ora è così. I clienti italiani non vengono più in Svizzera a fare rifornimento e anche i ticinesi a volte ora vanno in Italia. 

Per citare due esempi, tratti da un reportage sul tema de La Domenica, la Super-Cambio di Chiasso dal mese prossimo farà lavorare le due commesse del negozio solo part time e introdurrà il sistema self-service alla pompa, mentre al distributore IP di Tavernola il personale nell'ultimo mese è raddoppiato.

Con i costi saliti in Svizzera e scesi in Italia, complice il cambio, ormai gli italiani non guadagnano più a passare la frontiera, anzi. E quindi non vengono più, addirittura sono i ticinesi a scegliere l'Italia. La guerra in Ucraina non ha aiutato, e la riduzione dei prezzi dovuti a quanto succede in Medio Oriente non ha cambiato la situazione.

Peraltro, il personale delle stazioni di benzina ticinesi riceverà un aumento salariale. Una buona notizia per commesse e commessi, una difficoltà in più per i proprietari. Quello della Super-Cambio, per tornare ai casi citati, ora tenterà con le misure descritte (part time alle commesse e self service), se non funzionerà ammette che dovrà chiudere.

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