BERNA - Nonostante la difficile situazione economica potesse far temere il contrario, in Svizzera le persone che non pagano i loro conti sono in calo. E la tendenza si conferma anche in Ticino, nonostante alcune problematiche specifiche e le stangate che ormai da anni, l'ultima ieri, arrivano sul fronte dei premi delle casse malati.
Secondo dei dati pubblicati da Crif, società attiva nel campo dell'azione anti-frode, dei controlli di solvibilità e dell'informazione per aziende e privati, a fine agosto le persone che non riuscivano a far fronte alle proprie spese erano il 5,5% della popolazione, in calo, seppur leggerissimo, da gennaio, quando erano il 5,6%.
Interessanti i numeri ticinesi, dove i debitori sono scesi dal 6,2% di gennaio al 5,7% di agosto: nel 2023 erano il 7,5% e nel 2022 il 7,7%, con una diminuzione quindi costante e incoraggiante. Il nostro cantone è ottavo nella classifica nazionale dei peggiori pagatori, che sono ora uno su sedici.
I dati si basano sulle domande di continuazione di un'esecuzione, sui fallimenti e sugli attestati di carenza di beni. Crif spiega l'evoluzione con la crescita demografica e alla buona situazione economica del paese.