POLITICA
Preventivo 2026, l’UDC suona l'allarme: “Tradito il voto sul fisco”
La denuncia del presidente Piero Marchesi: "Il Consiglio di Stato cancella l’aumento delle deduzioni per le spese professionali e prepara una 'super stangata' sulle stime immobiliari, scaricando nuovi oneri su lavoratori, famiglie e ceto medio
TiPress / Benedetto Galli

“Siamo di fronte a un grave tradimento della volontà popolare e a nuovi oneri per il ceto medio”. Con queste parole il presidente dell’UDC Ticino, Piero Marchesi, attacca il Preventivo 2026 licenziato dal Consiglio di Stato. Nel mirino del partito non c’è solo la decisione di non applicare l’aumento delle deduzioni per le spese professionali da 3'000 a 3'500 franchi, misura approvata chiaramente dai cittadini nel giugno 2024, ma anche la prospettiva di una “super stangata” sulle stime immobiliari, che potrebbe pesare per oltre 400 milioni all’anno su contribuenti, famiglie e proprietari di casa. Per l’UDC si tratta dell’ennesima conferma di un Governo senza strategia, che ignora il voto popolare e ricorre a trucchetti fiscali invece di affrontare seriamente il risanamento delle finanze cantonali.

Pubblichiamo il comunicato stampa integrale.

"L’UDC Ticino denuncia con fermezza la decisione del Consiglio di Stato contenuta nel Preventivo 2026 (pag. 37): non applicare l’aumento delle deduzioni per le spese professionali da 3'000 a 3'500 franchi, misura approvata chiaramente dal Popolo ticinese nella votazione di giugno 2024.

Così facendo, il Governo cancella un beneficio votato dai cittadini e costringe lavoratori e famiglie a pagare circa 8 milioni di franchi in più all’anno fra imposte cantonali e comunali.

Un comportamento grave, che mina la fiducia nelle istituzioni e colpisce ancora una volta il ceto medio.

Un Governo senza strategia che usa trucchetti fiscali

Invece di presentare un piano serio per risanare le finanze pubbliche, il Consiglio di Stato ricorre a espedienti opachi e subdoli: ignora il voto popolare e recupera qualche milione togliendolo direttamente dalle tasche dei contribuenti. È l’ennesima prova dell’inerzia di un Governo che naviga a vista e che non ha alcuna idea di come uscire da una situazione nella quale esso stesso si è cacciato.

E intanto incombe la “super stangata” potenziale sulle stime immobiliari (pag. 41)

Mentre blocca un alleggerimento fiscale deciso dai cittadini, il Governo non esclude aumenti dei valori di stima degli immobili che, se portati al massimo del margine di manovra, potrebbero generare oltre 400 milioni di franchi all’anno di ulteriore peso fiscale complessivo per Cantone e Comuni. Il tutto quando è pendente un’iniziativa popolare lanciata dall’UDC assieme ad altri partiti borghesi.

UDC Ticino: rispetto del voto e stop alle tasse nascoste

L’UDC chiede:

1. L’immediata applicazione della deduzione a 3'500 franchi, come deciso dal Popolo.

2. La garanzia che la revisione delle stime non diventi un aumento mascherato delle imposte.

3. Un piano di risanamento vero, basato sui tagli agli sprechi e non su nuove tasse camuffate".

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