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07.08.2017 - 15:300
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

La busta è partita. Si delinea un ticket Cassis-Moret, Caprara non è sorpreso, "è ciò che ci attendevamo. Ignazio fuori? Inimmaginabile!"

Il partito ticinese ha inviato ufficialmente a quello nazionale la candidatura di Cassis. Per il presidente, nessuna sorpresa la scesa in campo della vodese. "I romandi difendono il loro seggio". Lei e Cassis hanno posizioni diverse su alcuni temi

BELLINZONA - C'è posta per Petra Gössi. Il PLR ha inviato ufficialmente al partito liberale svizzero la candidatura di Ignazio Cassis per il Consiglio Federale, seguendo quanto proposto dall'Ufficio presidenziale e confermato dal Comitato Cantonale il primo agosto.

"Obiettivo: riportare la sensibilità e la cultura della Svizzera italiana - dopo un’assenza sicuramente troppo lunga e ingiustificata - in Consiglio federale!", si legge sulla pagina Facebook del partito, a corredo della foto dell'invio della busta.

Intanto, si delineano le carte per la corsa alla successione di Burkhalter. Qualche nome, da De Quattro (contestata per il doppio passaporto da qualcuno) a Maudet, c'era già, ma nel weekend è arrivato quello che al momento appare più di peso: Isabelle Moret. Una candidata di spicco, che siede per il Canton Vaud in Consiglio Nazionale dal 2006, è stata vicepresidente del partito nazionale dal 2006 al 2016. Insomma, un nome interessante, che potrebbe far fare un passo indietro a De Quattro.

Se realmente il ticket proposto dal partito nazionale sarà composto da un ticinese e un romando, a giocarsi quest'ultimo posto saranno dunque Vaud e Ginevra, con Maudet.

Ma per il presidente ticinese Bixio Caprara è già chiaro che cosa succederà: "ci sarà un ticket Cassis-Moret e sarà una bella sfida", ha detto a La Regione. I calcoli e le previsioni, pur mai espressi chiaramente, portavano a questi due nomi, ammette ora, e se ne è tenuto conto per scegliere la propria strategia, ovvero presentare un solo candidato. "Questo conferma il fatto che che dovevamo scegliere il profilo migliore, cioè quello più aderente a quanto richiesto dal partito nazionale", aggiunge, sempre più sicuro della strategia. E non si scompone davanti alla voglia di elezione dei romandi, "ho sempre affermato che non ci avrebbero fatto sconti, nulla di nuovo".

Trova scontato che Ignazio Cassis farà parte del ticket, "inimmaginabile il contrario!".

A questo punto, Isabelle Moret in alcuni temi ha posizioni diverse dal ticinese, in particolare per quanto concerne l'UE e la libera circolazione. "In tutte le questioni economiche, finanziarie e di sicurezza sono di destra. Sono invece progressista sulle questioni familiari e ambientali", si definisce la stessa Consigliera Nazionale, vantandosi di avere amici in tutti gli schieramenti poliici (il che potrebbe essere certamente un punto a suo favore davanti all'Assemblea) e di aver sempre chiesto l'allargamento del Consiglio Federale a nove.

Non vuole essere eletta perché donna, anche se convinta che una mamma a Berna non starebbe male.

Se le previsioni saranno azzeccate, anche quelle del PLR ticinese, si avrà un italofono contro una donna romanda. La sfida è sempre più delineata ma non per questo più semplice, anzi.
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