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07.03.2018 - 09:000
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

"Notificare gli appartamenti usati come airBnB, per la sicurezza e per la legge"

Galeazzi, Beretta Piccoli e Quadranti tornano con una mozione su un tema che avevano già affrontato, prendendo spunto dall'idea di Parigi: creare un numero di matricola. "È un'attività economica a tutti gli effetti, e servono verifiche per capire se lo spazio è idoneo. Le tasse di soggiorno..."

BELLINZONA – Le persone che sfruttano i propri appartamenti come airBnB, per guadagnare qualcosa e spesso senza notificarlo. Un problema per il turismo, che non può competere con le tariffe, e anche per gli ospiti stessi, quando magari non è garantita la sicurezza.

Tiziano Galeazzi, Sara Beretta Piccoli e Matteo Quadranti si sono già interessati al tema, ora hanno inviato una seconda mozione, chiedendo di “intraprendere trattative tra la piattaforma airBnB e il Cantone, allo scopo di stabilire una procedura che permetta la pubblicazione sul sito di appartamenti solo con la necessaria autorizzazione e/o numero di matricola. (esempio il numero di registro fiscale riportato nella dichiarazione annuale”.

Infatti, per esempio Parigi, scrivono i tre, “ha nel frattempo elaborato una base giuridica, dove risulta che dal 1. dicembre 2017 ogni locatore deve obbligatoriamente registrarsi al Comune. Se la registrazione viene confermata, il locatore riceverà un numero di matricola,che apparirà e sarà necessario per la  pubblicazione di un appartamento su airBnB. Dall'introduzione di queste norme, vi é stata una convulsa espansione di sanzioni contro chi affitta illegalmente su airBnB o simili”.

Anche TicinoTurismo sul suo sito “indica la procedura da seguire, limitatamente alla notifica annuale dei pernottamenti, in funzione del pagamento della tassa di soggiorno. L’ente turistico ticinese dispone anche di un controlling esterno per la verifica delle residenze secondarie e degli appartamenti airBnB”.
Affittare dei locali in casa propria infatti è un’attività economica a tutti gli effetti e pertanto soggetta alla notifica presso l'Ufficio Controllo Abitanti del Comune. In riferimento al regolamento concernente il controllo delle attività economiche art. 6, chi é tenuto all'obbligo di notifica e non vi adempie, sottostà alla procedura di contravvenzione di cui all'art. 145 LOC.

“Nel concreto il locale o appartamento scelto per una futura destinazioneairBnB, viene dapprima sottoposto a verifiche per ciò che compete al servizio attività economiche e contestualmente per gli aspetti legati alla legge edilizia (art. 5, 7 e 8 Lear). Se il locale o appartamento viene ritenuto idoneo, il locatore viene registrato come affittacamere nella banca dati del Comune. In considerazione di quanto sopra, si può ipotizzare che se ogni locatore  interessato a pubblicare un locale o appartamento su airBnB é obbligato a notificarsi presso il Comune per ricevere un numero di matricola, tutti gli aspetti legati alla tassa di soggiorno, alla fiscalità, la sicurezza, gli oneri sociali, l'edilizia e la concorrenza, verranno di conseguenza ossequiati”, argomentano i tre deputati.
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