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02.10.2017 - 15:320
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Beltraminelli, un altro lunedì di fuoco. L'MPS diretto, i Verdi in modo sfumato chiedono le sue dimissioni

"I partiti di governo si sostengono fra loro", scrive il Movimento per il Socialismo. Per entrambi, serve un'inchiesta parlamentare. "In altri tempi, per uno scandalo del genere, le dimissioni spontanee sarebbero state l'unico scenario possibile. Le casse di Stato usate come un pozzo..."

BELLINZONA - Due richieste di dimissioni in poche ore. La settimana di Paolo Beltraminelli, dopo le rivelazioni di Falò e di Area sul caso Argo1, non poteva che cominciare in modo pesante. uesta mattina l'MPS per la terza volta ha chiesto le dimissioni del Ministro, insistendo sul "muro di gomma che i partiti hanno costruito attorno a lui". La convinzione è che i partiti di Governo si aiutino facendo quadrato.

I Verdi lo chiedono in modo più velato, prendendola larga. "I Verdi del Ticino sono consapevoli delle difficoltà che un Consigliere di Stato deve affrontare nello svolgimento del proprio compito, ma sono altresì convinti che sia importante dimostrare con i fatti, e non solo a parole, la bontà del proprio operato. È fondamentale a questo punto, riflettere a fondo su quali siano le premesse per continuare a svolgere dignitosamente un ruolo così importante per la cosa pubblica (in altri tempi, per uno scandalo di questa portata, le dimissioni spontanee del capo sarebbero state l’unico scenario possibile)".

Come il Movimento per il Socialismo, ritengono che "l’istituzione di una commissione d’inchiesta parlamentare appare ora indispensabile per fare luce sui legami tra l’agenzia di sicurezza, l’Amministrazione e il Parlamento cantonale, anche in relazione alle rivelazioni su una presunta assunzione, nell’agenzia, tramite un programma occupazionale finanziato dalla collettività.
I numerosi nuovi aspetti emersi nelle inchieste giornalistiche dovranno essere verificati nelle sedi opportune".

Ma, dato che non pare essere una semplice svista, desiderano "sviscerare al più presto il serio problema all’interno dei dipartimenti": la serie di errori fa si, infatti, che "a questo punto, purtroppo, qualsiasi sia l’esito dell’indagine, l’Amministrazione Cantonale ne uscirà con un’immagine, nel migliore dei casi, fragile e goffa".

"Le problematiche non sono limitate ai funzionari. È sorprendente la posizione dell’onorevole Paolo Beltraminelli che, per giustificare l’appalto ad Argo1 a un costo orario che non coprirebbe nemmeno le spese salariali e i contributi di legge, si appella a presunte pressioni esterne (peraltro smentite dai dati oggettivi) che richiederebbero una riduzione delle spese nella gestione di migranti. Su un dossier così importante, come appunto ricordato dal Consigliere di Stato, ci si aspetterebbe una gestione oculata, impeccabile nelle procedure, anche per dimostrare l’efficacia del Cantone nell’utilizzo delle risorse. Invece, da tutta questa vicenda emerge il contrario, quasi le casse dello Stato fossero un pozzo dal quale attingere a piacimento, senza rendere conto a nessuno e senza osservare le regole", terminano.

Dunque, ricapitolando, tra chi vuole un'inchiesta amministrativa (il PS, da tempo, l'MPS e i Verdi), chi un'inchiesta indipendente (PPD e UDC, quest'ultimo addirittura con persone fuori dal Ticino), tutt vogliono chiarezza. E qualcuno le dimissioni di Beltraminelli. 
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