Don Feliciani, in occasione della Festa della mamma, riflette su come da un lato ci sia la consapevolezza della pari dignità tra uomo e donna ma al contempo purtroppo un acuirsi della violenza. "La donna è subordinata all'uomo? La Bibbia dice che..."
di Don Gianfranco Feliciani*
Non passa giorno che i media non diano notizia di violenze e di abusi compiuti nei confronti delle donne. Se da un lato si è decisamente fatta strada a tutti i livelli la consapevolezza della fondamentale uguaglianza e, quindi, della pari dignità dell’uomo e della donna, d’altro canto l’acuirsi della violenza e dell’imbarbarimento dei rapporti umani in questa nostra società , sembra trovare il suo “naturale†bersaglio proprio nella donna! È una vecchia storia, dice qualcuno, che in qualche modo trova radici anche nella Bibbia, quando nel testo della creazione si afferma che Dio ha subordinato la donna all’uomo. Ma è davvero così?
Ecco il testo biblico: “Allora il Signore Dio fece scendere un torpore sull’uomo, che si addormentò; gli tolse una delle costole e richiuse la carne al suo posto. Il Signore Dio formò con la costola, che aveva tolta all’uomo, una donna e la condusse all’uomo. Allora l’uomo disse: ‘Questa è osso dalle mie ossa, carne dalla mia carne. La si chiamerà donna, perché dall’uomo è stata tolta’†(Genesi 2,21-23).
In questi versetti non si vogliono certo fornire indizi di carattere storico e scientifico, ma si vuole rappresentare, attraverso un linguaggio poetico-sapienziale, la complementarietà tra uomo e donna. Proprio così: la complementarietà ! Quando si dice che la donna è “costola†dell’uomo, non si intende affermare la subordinazione della donna rispetto all’uomo, ma si vuole invece affermare che la donna ha la stessa carne e la stessa vita dell’uomo. Tanto è vero che nella lingua sumerica “ti†significa sia la “costola†sia la “vita†trasmessa dalle donne.
Il libro del “Talmudâ€, prezioso scrigno delle antiche tradizioni religiose giudaiche, commenta l’insegnamento biblico della pari dignità della coppia con parole poetiche di straordinaria bellezza: “State molto attenti a far piangere una donna, perché Dio conta le sue lacrime! È stato scritto che la donna è uscita dalla costola dell’uomo. Non è uscita dai piedi perché venisse calpestata e neppure dalla testa per essere superiore. Ma è uscita dal fianco dell’uomo per essergli uguale; un po’ più in basso del braccio per essere protetta e dal lato del cuore per essere amata!â€.
Nella seconda domenica di maggio celebriamo la “Festa della mammaâ€. L’amore della donna che ci ha donato la vita ci fa piangere di gioia!
*arciprete di Chiasso