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Cronaca
11.12.2016 - 18:330
Aggiornamento: 21.01.2022 - 14:40

L’Università della Svizzera Italiana (USI) quale nuova Scuola universitaria federale?

di Giovanni Merlini, Consigliere Nazionale PLR

Ho inoltrato un’interpellanza con cui chiede al Consiglio federale se l’Università della Svizzera Italiana (USI) sia ritenuta una candidata idonea quale Scuola universitaria federale (SUF). Una conversione che si giustificherebbe alla luce del suo notevole sviluppo negli ultimi anni e dell’opportunità di promuovere le scienze umanistiche e l’italianità, grazie alla creazione di un Politenico nella Svizzera italiana. L'USI ha appena compiuto 20 anni ed è una realtà accademica ben rodata. Fin dalla sua creazione è andata sviluppandosi nelle due sedi di Lugano e di Mendrisio, moltiplicando le forme di collaborazione con altri istituti federali e cantonali (Centro Svizzero di Calcolo Scientifico, Istituto di Ricerche Biomediche, Istituto Oncologico della Svizzera Italiana, ecc.) e attirando molti studenti, ricercatori e docenti dall'estero. L'USI rappresenta un prezioso valore aggiunto per la Svizzera italiana e, a conferma dell'elevata qualità della sua offerta orientata al mondo del lavoro, la stragrande maggioranza (90% secondo i dati dell'UFS) dei suoi studenti ticinesi trova un impiego, una volta conclusi gli studi. Per consolidare il futuro accademico ticinese servono tuttavia sempre nuove alleanze e collaborazioni, nuovi progetti di sviluppo nonché stabilità finanziaria. Per questi motivi chiedo al Consiglio federale: 1. L'USI può configurarsi come una candidata idonea allo statuto di terza Scuola universitaria federale (SUF)? 2. Se sì, quali ambiti di formazione e ricerca sono ideali per favorire tale conversione? Le scienze umanistiche costituiscono un'offerta innovativa per un futuro Politecnico in Ticino? 3. Se no, per quali motivi? Il mondo accademico non rappresenta solo un centro di eccellenza nella ricerca e formazione, ma costituisce pure un polo di sviluppo che fornisce stimoli alla crescita delle proprie regioni di riferimento. Ne sono la prova i Politecnici di Zurigo e Losanna con le scienze tecniche e naturali: generano un forte impulso per i rispettivi Cantoni e notevole visibilità e apprezzamento anche all'estero. Le scienze umane sono viepiù importanti – come attestato dal recente dibattito sul futuro dell’Ateneo luganese – in un contesto in cui lo sviluppo economico, sociale e tecnologico richiede una lettura attenta, critica e approfondita del mondo in continua trasformazione. Per questi motivi l'USI si presta alla creazione di una SUF in ambito umanistico, a suggello anche dell'attenzione della Confederazione verso tutte le regioni linguistiche. Giovanni Merlini, Consigliere Nazionale PLR
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