Conoscendo il suo campo, quando un esercizio pubblico ha una clientela ristretta ma un giro d’affari in relazione più grande, scattano i campanelli d’allarme. Che spesso rimangono solo tali. La richiesta è di cercare di tenere gli occhi aperti e concorda con Gargantini, puntanti il dito sulla “facilità con la quale molte società, che si nascondono dietro l’anonimato, posso aprire un locale, fallire, e riaprire poche settimane più tardi è un meccanismo malsano che non aiuta. Un problema che la politca, forse più a livello federale che cantonale, dovrebbe affrontare al più presto”.