Non dimentichiamo poi le varie accuse nei nostri confronti, ad esempio sulla votazione del 9 febbraio 2014 e contro “Prima i nostri” lo scorso settembre, per passare poi all’introduzione della LIA o al sacrosanto diritto di richiedere il formulario “carico degli atti pendenti“ o il “casellario giudiziale” per i nuovi lavoratori transfrontalieri", comincia l'elenco, che poi prosegue: "non contenti e lungi dall’abbandonare le polemiche, i nostri vicini in seguito contestarono l’introduzione, da parte di Berna, delle chiusure notturne delle dogane secondarie ticinesi a scopo di sicurezza territoriale, per una durata di prova di sei mesi. V’è anche da dire che tutte queste rimostranze nel contempo sono finite, tramite atti parlamentari, fino a Bruxelles, presso l’Unione Europea, con l’intento di farci pressione".