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10.01.2018 - 13:080
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Noseda e l'infedeltà giuridica, "stiamo indagando anche su questa ipotesi di reato"

Il procuratore pubblico è stato avvisato della volontà del Consiglio di Stato di costituirsi parte civile in merito alla nuova ipotesi di reato formulata dal perito sul caso Argo. "Lo potrà certamente fare esercitando così i diritti di parte civile nell'ambito del procedimento in questione"

BELLINZONA – E se il perito Marco Bertoli avesse trovato la chiave di volta del caso Argo? Nel suo rapporto, che verrà consegnato in forma completa la prossima settimana, ha ipotizzato un reato che non era mai stato citato da nessuno (ma dalle parole di Noseda non è chiaro se si stesse già indagando in merito oppure se si sia virato in questa direzione dopo il rapporto), ovvero l’infedeltà giuridica.

La quale, ripetiamo, si rifà all’articolo 314 del Codice Penale, il quale recita:  “I membri di un’autorità o i funzionari che, al fine di procurare a sé o ad altri un indebito profitto, recano danno in un negozio giuridico agli interessi pubblici che essi dovevano salvaguardare, sono puniti – recita il 314 – con una pena detentiva sino a cinque anni o con una pena pecuniaria. Con la pena detentiva è cumulata una pena pecuniaria”.

Marco Bertoli ha consigliato al Governo di costituirsi parte civile, che infatti seguità il sugggerimento.

Il perito, però, non ha una funzione inquirente sul caso Argo, che invece spetta al Procuratore Pubblico John Noseda. Cosa farà egli di questa informazione? A La Regione ha detto che “nel quadro del procedimento penale pendente stiamo esaminando anche questa ipotesi di reato. Mi è stata preannunciata dal Consiglio di Stato la sua intenzione di costituirsi accusatore privato, cosa che potrà fare sicuramente ed esercitare così i diritti di parte civile nell’ambito del procedimento in questione”.
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