Il Consigliere nazionale leghista: "Come spiega il Consiglio Federale che la principale causa delle colonne sull’A2 sembra essere proprio l’attivazione dei semafori?"

BERNA – I semafori installati da USTRA sull’autostrada A2, all’altezza delle gallerie del San Salvatore e della Collina d’Oro, tornano al centro delle polemiche. Per molti automobilisti sono diventati un incubo quotidiano, per altri un enigma tecnico, ma per il consigliere nazionale leghista Lorenzo Quadri "rappresentano un problema sempre più grave per la viabilità del Ticino." Il tema è stato sottoposto tramite interpellanza al Consiglio Federale.
Una precedente mozione di Quadri, che chiede lo spegnimento dei semafori, è ancora pendente al Consiglio nazionale. E il Consiglio federale – come noto – ne ha già espresso un preavviso negativo. "Nel frattempo, però, la situazione sulle strade peggiora di settimana in settimana. Il malcontento cresce, non solo nei giorni lavorativi ma anche nei fine settimana, con traffico bloccato, automobilisti esasperati e un effetto domino sulla rete stradale del Sottoceneri".
Secondo Quadri, le giustificazioni del Consiglio federale non reggono. "Berna continua a parlare di motivi di sicurezza”, ma senza citare dati che mostrino una reale riduzione dell’incidentalità. La richiesta di testare almeno uno spegnimento temporaneo degli impianti è stata respinta. E nel frattempo la percezione degli utenti è diametralmente opposta: i semafori non migliorano la sicurezza, la peggiorano creando colonne artificiali, frenate improvvise e comportamenti imprevedibili".
Alla luce di quanto esposto, ecco quanto chiesto al Consiglio Federale: