“Poiché le aziende dovranno far quadrare i conti, laddove possibile esse sostituiranno manodopera con la meccanizzazione, e altrimenti appiattiranno la progressione degli scatti salariali, alzando quelli dei frontalieri e abbassando quelli dei residenti per rispettare il salario minimo generalizzato. Per questi motivi, potrebbe essere ragionevole prevedere l’introduzione del salario minimo solo per i dipendenti residenti. D’altra parte, il testo dell’iniziativa parla di assicurare al dipendente un tenore di vita dignitoso”, prosegue Pamini, e questo comporta il permesso di considerare la differenza fra costi della vita in Ticino e in Italia.