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03.09.2018 - 11:270
Aggiornamento: 14:19

L'affondo, "cristianofobia e odio verso il cristianesimo. PPD e UDC, fate un atto eroico"

Marco Giglio di Helvetia Christiana definisce l'iniziativa per un Ticino laico "un sabotaggio. Non mi aspetto nulla dalla Lega e neppure dalla Diocesi. Dal rosario negato al GdP..."

BELLINZONA – “È cristianofobia”. Non ha dubbi, Marco Giglio, presidente di Helvetia Christiana, in merito all’iniziativa per un Ticino Laico. “Vi è un clima anti cattolico e anti cristiano in Ticino, diventa sempre più aggressivo.

Dopo il rosario vietato, chiese e cappelle danneggiate, la croce del San Salvatore cancellata (in una pubblicità, ndr), il Giornale del Popolo chiuso, ora questo”.

Ricordate l’associazione balzata agli onori della cronaca per la volontà di disputare un rosario del Gay Pride? Ovviamente, non prende assolutamente bene l’idea di battersi per la divisione dei poteri fra Stato e Chiesa.

“In queste iniziative si vede non solo l'ignoranza storica di questi gruppi ma anche l'odio nei confronti della fede Cristiana”, attacca Giglio.

Chi potrà fare qualcosa, in politica, per opporsi? “Dalla Lega non mi aspetto niente e purtroppo neanche dalla Diocesi che fino ad ora ha taciuto. Spero nei partiti popolari, cioè UDC e PPD: che facciano un atto d'eroismo e di amore e fedeltà per le radici e i valori ticinesi che sono e rimangono cristiane”.

Per quanto concerne Helvetia Christiana, “noi ci opponiamo a questi sabotaggi. Infatti il nostro ricorso ancora è attuale e anzi andremo fino in fondo per difendere il cristianesimo in Svizzera e in Ticino. Condanniamo questi attacchi contro il cristianesimo - che è e fu il cristianesimo dei nostri padri e dei nostri nonni”.

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