"Il diffondersi della volgarità e dei peggiori sentimenti umani, soprattutto nella cerchia di chi è chiamato alla grave responsabilità di governare il mondo, non può che lasciare smarriti e sconcertati"
di Don Gianfranco Feliciani
Il diffondersi della volgarità e dei peggiori sentimenti umani, soprattutto nella cerchia di chi è chiamato alla grave responsabilità di governare il mondo, non può che lasciare smarriti e sconcertati. La notizia è di qualche giorno fa: sui social del Presidente degli Stati Uniti un video realizzato con l’intelligenza artificiale mostrava Trump ridere sguaiatamente mentre il suo predecessore Obama veniva ammanettato e poi sbattuto in una cella.
Ma il Presidente USA non è nuovo a questo genere di “umorismo”. Qualche mese fa, infatti, un altro video mostrava invece la Striscia di Gaza - dove sono morte a tutt’oggi sotto le bombe 58mila persone, e dove ora la gente sta letteralmente morendo di fame - trasformata da cumulo di macerie in un avveniristico polo turistico, con spiagge, grattacieli, hotel di lusso e con una enorme statua dorata dello stesso Trump. E ancora, inaugurando la nuova prigione per immigrati, cinicamente denominata “Alligator Alcatraz”, Trump ha dichiarato: “Insegneremo ai detenuti come scappare da un alligatore se evadono dalla prigione… devi correre a zigzag, così le tue chance di sopravvivere aumentano dell’1%”.
Ma come si fa a parlare così?... Mi viene in mente la filosofa tedesca Hannah Harent, quando cercando di “spiegare” il perché dei crimini orribili compiuti dal nazismo durante la seconda guerra mondiale, parlava della “banalità del male”. Anche per noi, oggi, il problema è proprio questo: il diffondersi della normalità del male. È tempo, più che mai, di reagire e di parlare con chiarezza e coraggio.
Il 16 luglio scorso, giorno della festa della Madonna del Carmelo, alla Messa abbiamo proclamato il Magnificat della Vergine Maria. Una lode a Dio che fa venire i brividi: “Il Signore ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote” (Luca 1,51-53). Diamo dunque una mano al Signore, perché tutto questo avvenga!