“Le bugie hanno le gambe corte. Cortissime se poi… carta canta”, esordisce Matteo Caratti, riferendosi, appunto, alla comunicazione con la richiesta di sospensione, un’email che definisce “inaccettabile”. L’agente, a suo avviso, “ha quindi finito per pagare tre volte: la prima perché non è stato del tutto retribuito per il suo lavoro; la seconda perché, dopo aver agito in giustizia, è stato pubblicamente screditato; e la terza per esser stato mollato da Securitas per poi essere reintegrato per direttissima dopo il nostro articolo”.