Passando all'attualità, "l’ex-dipendente di ‘Argo 1’, che oggi lavora per un’altra agenzia di sicurezza, è stato sospeso dal suo nuovo datore di lavoro per delle ragioni direttamente riconducibili alle accuse mosse a suo riguardo in un articolo pubblicato in prima pagina dal “Corriere del Ticino”, il quale ha reso note le generalità dell’ex-dipendente di ‘Argo 1’, definendolo ingiustamente un “infiltrato” del sindacato UNIA. L’articolo in questione ha mosso le critiche di UNIA, Syndicom, SSM e dall’Associazione Ticinese dei giornalisti, a cui ci siamo uniti, visto che sono stati trattati in prima pagina dei fatti relativi ai testimoni del caso ‘Argo 1’ che appaiono giustamente “marginali, se non irrilevanti, rispetto ai gravi problemi sollevati dalla vicenda”. Dei fatti volti a screditare degli ex-dipendenti benché la procura abbia confermato che i testimoni nel caso ‘Argo 1’ siano attendibili.".