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09.07.2017 - 17:000
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Per Regazzi anche lo sciopero ha il suo tempo. E lancia una frecciatina, "per i sindacalisti barricaderi ci sono operai di serie A e di serie B?"

Il presidente di AITI interviene nel dibattito relativo alle braccia incrociate dei "pirati". "È uno choc il licenziamento di 34 persone, però a un certo punto se continua genere l'effetto contrario",

LOCARNO - In merito allo sciopero dei dipendenti svizzeri della Navigazione Lago Maggiore, si è espresso anche il presidente di AITI Fabio Regazzi. Che non condanna l'azione, ma ritiene che, a un certo punto, essa deve terminare.

"I presupposti per una protesta c’erano tutti, il licenziamento di 34 persone è stato uno choc. Però ad un certo punto lo sciopero deve finire, perché altrimenti genera l’effetto contrario. E, infatti, dopo qualche giorno le prime critiche sono emerse. Ora il servizio andrebbe ripreso, continuando poi a lavorare alla ricerca di una soluzione a cui in molti si stanno già adoperando e che però richiede del tempo", ha detto infatti al Caffé.

Per poi attaccare, "quando si licenzia nelle aziende private, vedo molta meno mobilitazione, rispetto a quando succede nel settore pubblico o para-pubblico. Per certi sindacalisti barricaderi, ci sono operai di serie A e operai di serie B?".

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