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26.10.2017 - 17:000
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Il PLR chiede calma. "Con la confusione si crea solo un danno alle istituzioni. La priorità vada alla Magistratura e al perito, poi arriva la commissione parlamentare d'inchiesta"

Anche i liberali si esprimono sulle ultime vicende. "È fondamentale evitare qualsiasi situazione che possa indurre a credere che vi siano presunte ingerenze in questa vicenda. Non va a vantaggio della credibilità delle istituzioni che un funzionario come Bernasconi debba giustificarsi"

BELLINZONA - Anche il PLR si esprime sulle ultime vicessitudini riguardanti il caso Argo 1, che si sta espandendo a vista d'occhio, basti pensare a quanto accaduto all'agente sospeso e poi reintegrato a tempo di record da Securitas. 

Per i liberali, è ora di calmare le acque, nel senso che creare confusione porta solo danni alle istituzioni, rischiando di rendere più difficile il lavoro di chi sta indagando. In merito, il partito ha fiducia in particolare nell'indagine della Magistratura e a quella svolta dal perito Marco Bertoli, e chiede che un'eventuale CPI non crei sovrapposizioni, nel rispetto dei ruoli.

"In particolare l'ultima vicenda che ha coinvolto capodivisione responsabile Renato Bernasconi dimostra come sia fondamentale evitare qualsiasi situazione che possa indurre a credere che vi siano presunte ingerenze in questa vicenda. A prescindere da qualsiasi speculazione non va infatti a vantaggio della credibilità delle istituzioni che un alto funzionario debba giustificarsi per giorni riguardo a delle affermazioni, o delle comunicazioni, che in definitiva non era nemmeno tenuto a fare riguardando la gestione del personale di una ditta privat". si legge nella nota invata in redazione e firmata dal presidente Bixo Caprara e dal capogruppo Alex Farinelli. 

"Le continue esternazioni sul caso dimostrano, semmai fosse ancora necessario, che la vicenda ha superato da tempo la soglia di guardia gestibile all’interno degli affari correnti della commissione della gestione e finanze bensì meritasse la designazione di una commissione parlamentare di inchiesta (Cpi), commissione che proseguirà i lavori svolti dalla sottocommissione di vigilanza. A mente del PLRT la priorità deve essere data agli accertamenti in corso da parte della magistratura e agli approfondimenti richiesti dall’inchiesta amministrativa affidata all’avv. Marco Bertoli. La Cpi dovrà tenere debitamente conto di queste procedure per evitare inutili e controproducenti sovrapposizioni come ben precisato dal mandato proposto", proseguono i liberali.

I quali in conclusione esprimono "grande fiducia nell’amministrazione cantonale e nei numerosi funzionari che svolgono il proprio lavoro con solerzia, competenza e senso di responsabilità. I chiarimenti in corso devono permettere di capire e spiegare i fatti distinguendoli dalle opinioni e dai preconcetti. Il PLRT si adopera dall’inizio di questa faccenda con trasparenza nei confronti dei cittadini evitando squallidi giochi politici incompatibili con il rispetto delle istituzioni". 

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